di Vincenzo Pollastrini
Aderendo al Concordato Preventivo Biennale, imprese e professioni si impegnano a dichiarare redditi di impresa o di lavoro autonomo prestabiliti, per le annualità 2025 e 2026, secondo una proposta formulata dall’Agenzia delle entrate.
Sui redditi eccedenti, rispetto a quelli dichiarati nel 2024, sono previste aliquote ridotte di imposizione. Sui redditi eccedenti rispetto a quelli concordati, non sono dovute imposte. Ove tuttavia i redditi effettivi risultassero inferiori rispetto a quelli concordati, le imposte verranno comunque commisurate ai redditi concordati.
L’Iva resta dovuta secondo le regole ordinarie. Sebbene l’attività di accertamento si concentrerà maggiormente nei confronti di chi non aderirà alla proposta, nessuna immunità è stabilita per chi accetterà (salvo una parziale riduzione dei poteri di verifica dell’Agenzia delle entrate, e la possibilità di accedere al regime del ravvedimento speciale per le annualità 2019-2023).